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Leader Pd e i nuovi paradossi

21 luglio 2010
Matteo Colaninno

Matteo Colaninno

Ieri sera ho visto, come tutte le sere quando posso, In onda la trasmissione di approfondimento politico della 7. Trasmissione condotta, non senza abilità televisiva, da Luca Telese e Luisella Costamagna. Ospite in studio quello che veniva indicato come uno dei nuovi leader del Pd: tal Matteo Colaninno. Figlio d’arte industrial-progressista. Allevato da Walter Veltroni.

Quando si dice i regali che nessuno ha mai chiesto.

In collegamento il governatore della Lombardia Roberto Formigoni.

A metà trasmissione arriva il paradosso che per essere risolto vedrà l’impegno dei logici migliori. Come il paradosso di Epimenide che è stato risolto definitivamente da Tarski nel Novecento. Dopo che ci avevano messo mano i logici medioevali.

In questo consisteva il paraddosso: Epimenide, cretese (VI secolo a.C.), disse: «tutti i Cretesi sono bugiardi».

Ovviamente la proposizione se è vera è falsa. Appunto è una paradosso.

Colaninno con il suo sguardo che sprizza intelligenza ha esordito dicendo: “Io penso…”. Come dire il nuovo paradosso per i logici del terzo millannio.

‘sti leader del Pd fanno proprio venire l’orticaria… Aridatece Andreotti

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  1. 23 luglio 2010 a 16:32 | #1

    Caro Galeotti, l’Italia non sarà mai un paese con dignità e memoria, fino a quando l’ideologia a sinistra e i comitati di affari a destra, la faranno da padroni. Sarò qualunquista di ritorno, ma i fatti sembrerebbero indicare questo. Ora, il Pd appare ormai l’ombra mesta dell’antico Pci. Negli ultimi anni son stati capaci solo di cambiar nomignoli e attaccarsi (per poi staccarsi) a qualche personaggio politico internazionale, fino all’inconcludente Obama. Morto Lenin, Stalin, Mao e Che, finito il sogno/incubo castrista, cosa rimane al povero Bersani? Fini, direbbe qualche mala lingua.
    Dovremmo prendere coscienza, noi italiani, della situazione gravissima e dare un messaggio forte, se lo capiscono, ai politici locali e nazionali; dovremmo esercitare un diritto: quando andiamo a votare, barriamo tutta la scheda elettorale, annullandola così e senza segni volgari, siamo maturi ormai. Ci rimane questo solo da fare. Le rivoluzioni le fanno gli altri, noi teniamo famiglia.

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