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Il restauro a missile di Santa Maria in gradi, progettato dalla soprintendenza, criticato aspramente dal sindaco Gabbianelli
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Il missile |
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I lavori di restauro |
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- C’è il capello e c’è la trave. C’è Porta Murata e c’è tutta la cinta muraria.
C’è il progettato edificio interrato su cui si è scatenata l’ira del comitato Salviamo l’Arcionello e c’è un edificio proprio dall’altro lato, ben oltre il livello stradale, su cui nessuno all’epoca ha proferito parola.
Il capello e la trave del sindaco Gabbianelli.
Forse stanco d’essere ritratto come il picconatore delle mura cittadine, al momento più opportuno, la fine dei lavori a Porta Fiorita, più che sassolini, il primo cittadino tira fuori veri e propri scogli dalle scarpe.
“Preferisco far parlare i fatti spiega - la nostra cinta muraria è lunga quattro chilometri e 600 metri. Negli anni sono stati fatti interventi di recupero praticamente su tutto il perimetro. Eppure si preferisce concentrarsi su trenta metri (Porta Murata) sotto terra e non si vede quello che c’è sopra”.
Riferimento all’edificio dall’altro lato della strada. “Mi sa tanto che l’ho visto solo io continua nessuno se n’è accorto”.
Destinatari del messaggio, i “ grandi acculturati” che a più riprese si sono occupati delle mura. “Che chissà se hanno mai smosso un sasso”.
A Porta Fiorita oggi c’è un percorso pedonale che riscopre il vecchio acquedotto, un’area sottratta al degrado, dopo il crollo del ’97.
C’è la trave e c’è il capello. Ci sono i comitati per difendere le mura, ma nessuno che abbia proferito una parola sul recupero a Santa Maria in Gradi. “Così com’è precisa il sindaco la tinteggiatura bianca sul peperino, e la copertura sembra Cape Canaveral”.
Il recupero è opera della Sovrintendenza, ma essendo territorio universitario, per Gabbianelli, forse gode d’una speciale immunità dalle critiche. “Ma continua non è la sola scelta di colore discutibile”.
E non il solo intervento da parte della Sovrintendenza, da criticare. Le mura ricostruite a Porta Fiorita, per esempio.
“Sono un obbrobrio sostiene meno male che grazie al recupero dell’area sottostante, l’attenzione di chi passa in zona sarà attratta dal verde e dal camminamento”.
E intanto annuncia nuovi interventi, a Porta San Pietro, al “grattacielo” di Porta Romana e accertamenti sulle finestre aperte lungo le mura. “Giusto perché non curiamo le nostre mura”.