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Laura Allegrini
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Riceviamo e pubblichiamo
- Leggo il comunicato a firma Udc sezione di Montalto di Castro, gli autori del quale, Elisabetta Lupetti e alcuni cittadini, prendono le parti del sindaco Carai e ne fanno un “paladino di giustizia”.
Confermo la condanna morale e politica di An, tutta An, dell’atteggiamento del sindaco, soprattutto perché è stato proprio lui ad accendere i riflettori su una vicenda tanto squallida.
Molti ora stanno cercando di salvarlo “politicamente” ed è stravagante che la facciano alcuni pezzi di opposizione: questo ci fa pensare quando il sipario calerà su di voi, forse, ma non sulla vicenda che rimane in tutta la sua indecenza.
Se Carai si salverà, perché non ha il coraggio di dimettersi, rimarrà sempre il sindaco che ha utilizzato danaro pubblico nel modo ben noto a tutti.
Su Nerone mi pare abbiate le idee un pochino confuse e, proprio per questo motivo, vi allego una breve nota che può esservi utile per le future improvvide citazioni.
Senatrice Laura Allegrini
A proposito di Nerone
E’ mai possibile che più o meno tutte le crudeltà degli imperatori dell’antica Roma siano state fatte, sempre e solo dal “povero” Nerone?
Che potesse avere l’abitudine di presenziare ai giochi nel Colosseo sembrerebbe un po’ problematico!
Infatti Nerone morì, praticamente suicida (si fece uccidere dal liberto Epafrodito) nell’anno 68 D.C. all’età di 31 anni circa.
Il Colosseo, cioè l’Anfiteatro Flavio, fu costruito dall’Imperatore Vespasiano (a sue personali spese, e non con danaro dell’erario), che morì prima della sua inaugurazione, avvenuta nell’80 da parte di suo figlio, l’Imperatore Tito. Fu una inaugurazione “affrettata”.
L’inaugurazione solenne, mi sembra con 127 giorni di “giochi circensi” continuati, fu fatta dal fratello di Tito, cioè l’Imperatore Domiziano, l’anno successivo (se non ricordo male).
L’unico modo quindi con cui Nerone avrebbe potuto presenziare ai giochi nel Colosseo, (inaugurato 12 anni dopo la sua morte), era quello da “fantasma”; sembra poco probabile che ciò sia avvenuto, perché non v’è minima traccia nella storia.
Nerone ne combinò molte durante la sua breve esistenza, ma che potesse avere l’abitudine di sentenziare con “pollice verso” la fine dei perdenti al Colosseo... questa proprio no!
Laura Allegrini