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Viterbo - Il crollo di Ali di luce - Si pensa di riaprire una parte di via Garibaldi
Smontata la seconda parte di Ali di luce
26 agosto 2007 - ore 14,23
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Il secondo modulo smontato
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- Alle 11,45 circa di questa mattina la seconda parte di Ali di Luce è stata smontata e portata a terra, non senza qualche difficoltà.
Lo spazio in cui hanno operato gli uomini di Contaldo Cesarini, a bordo del cestello, e il braccio della gru alla quale la parte della Macchina di S.Rosa era assicurata era estremamente angusto e pericoloso, poiché corrispondeva alla zona di massima torsione del ponteggio.
Lo stesso Contaldo, a bordo del cestello, ha tenuto ben tesa una delle corde di sostegno al pezzo, mentre altri , dall’interno della macchina, lo hanno liberato dai bulloni e coadiuvati dai colleghi all’esterno, hanno guidato la struttura fuori dall’impalcatura.
Un momento in cui tutti hanno tenuto il fiato sospeso.
Finalmente il pezzo è arrivato a terra: qualche ritocco da effettuare sugli angeli del Monteverdi, ma la struttura sembra in buono stato.
Le operazioni di controllo capillare della struttura e delle saldature stanno già iniziando in questi minuti.
Il sindaco Gabbianelli, presente all’operazione e visibilmente emozionato, non ha risparmiato elogi e strette di mano a tutto lo staff per il felice esito di questo ulteriore passo verso il completo smontaggio di Ali d Luce.
E si continua a lavorare, sotto un caldo asfissiante. Nel corso di una riunione tenutasi nella prima mattinata,alla presenza degli assessori Arena, Fracassini e Zucchi, i tecnici responsabili del cantiere, della Asl del Comune e dell’ispettorato del lavoro hanno fatto il punto della situazione, dichiarando “praticabile l’ipotesi che la macchina sia smontata durante la giornata e che nel contesto il ponteggio venga messo in definitiva sicurezza statica tramite opera di puntellamento”.
In queste condizioni, il gruppo ritiene possibile la riapertura di Via Garibaldi dal civico 56 a scendere in direzione Piazza Fontana Grande, a patto che, all’imbocco di Piazza San Sisto, venga posizionata una barriera di protezione e contenimento di eventuale materiale proveniente dal ponteggio, alta almeno 3,5 metri.
La barriera dovrà essere realizzata con materiale pesante e resistente,proprio per garantire la massima sicurezza, poiché la fase di smontaggio della parte alta del ponteggio è particolarmente delicata e potrebbe comportare problemi.
Il gruppo ha quindi deciso di iniziare la costruzione della barriera, la cui effettiva messa in funzione , con la conseguente riapertura di Via Cavour, sarà comunicata dopo successiva riunione, a lavori di smontaggio del ponteggio avviati.
“I tempi, ce lo dimostra la velocità con cui si lavora al cantiere - hanno detto Arena , Fracassini e Zucchi - saranno brevissimi. Pur mantenendo come priorità la sicurezza e la tutela dei lavoratori e la pubblica incolumità, infatti, potranno anche essere risolti i disagi dei numerosi esercizi commerciali della zona e dei residenti, visto che portare in avanti la barriera significherebbe anche “liberare”le vie adiacenti”.
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