 |
Miranda Perinelli
Copyright Tusciaweb |
Riceviamo e pubblichiamo -
Quando si occupa un posto di responsabilità si esercita una grande influenza.
E’ in quel momento che bisogna essere più coscienti dei propri pensieri e delle proprie motivazioni, se non si vuole perdere il senso della missione.
Alcuni, prima di essere eletti, sono animati da perfetta buonafede ma una volta al potere diventano pieni di sé e dimenticano totalmente lo scopo che si erano prefissi.
Si ritiene che la politica sia “sporca“, in realtà sono gli uomini, che non seguono i dettami della morale a renderla tale.
E' il caso del sindaco di Montalto di Castro che non ha mancato l’occasione di farsi vanto attraverso i mezzi di informazione di aver concesso o meglio anticipato 5mila euro a testa per le spese legali (soldi pubblici) ai ragazzi montaltesi denunciati per stupro ai danni di una sedicenne che ha avuto il coraggio di denunciare la violenza sessuale subita.
Le ultime statistiche evidenziano che non denunciano le violenze sessuali, per paura o per vergogna il 91% delle vittime di stupri, nove donne su dieci, una cifra altissima.
Per molte di loro la ferita è così profonda che non riescono neppure a parlarne, a confidarsi con qualcuno, soprattutto se è accaduto tutto in famiglia.
Perché anche tra le mura domestiche sono loro, le donne, a subire maltrattamenti che arrivano fino alla morte: se un omicidio su 4 avviene in famiglia, il 70% delle vittime sono mogli, compagne, madri.
A queste donne che non riescono a chiedere aiuto oppure, quando trovano la forza di farlo, non vengono credute, così come ha fatto il sindaco di Montalto che prima della Magistratura ha emesso il suo verdetto: innocenti, la ragazza al minimo era consenziente.
Vergogna…
Oltre a gridare forte il nostro sdegno e il nostro più profondo disprezzo chiediamo agli organi preposti, è legittimo utilizzare i soldi pubblici per questo fine?
Non hanno nulla da dire le istituzioni, le forze politiche di questa provincia di fronte a questa ignobile prevaricazione.
Faccio appello anche alla consigliera delle pari opportunità della Provincia affinché l’organismo provinciale si esprima a sostegno della ragazza vittima dello stupro.
La segretaria Provinciale
C.G.I.L. Viterbo
Miranda Perinelli