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Laura Allegrini
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Riceviamo e pubblichiamo -
Sindaco Carai,
quando ieri mattina ho letto che il Comune di Montalto di Castro ha anticipato cinquemila euro a testa ai ragazzi accusati, (forse ingiustamente), di stupro e che ne hanno fatto richiesta, ho avuto un sussulto.
Ma ho voluto riflettere qualche ora prima di prendere carta e penna per intervenire.
Ho cercato di parlare con il Questore, che mi risulta stia seguendo personalmente il caso. Ho chiesto copia della delibera.
Quando si parla di ragazzi, e in particolare di minorenni, la prudenza non è mai troppa.
Non sappiamo se questi giovani siano colpevoli o no, e se tutti siano stati realmente presenti allo stupro: la mia formazione culturale e politica mi porta a pensarli e a desiderare che siano tutti innocenti.
Ma vi è un processo in atto e la giustizia deve fare il suo corso.
Sono anche d’accordo che nel caso i ragazzi fossero colpevoli, è opportuno pensare al loro recupero. Ma non posso che pormi alcune domande: o Il Comune interviene: perché?
Questi ragazzi, se minorenni, non hanno una famiglia?
Uno stupro di gruppo è un atto gravissimo: e allora perché il Comune si preoccupa solo di loro e non di altri minorenni che possono aver “inciampato” in reati minori?
Nessuno di noi li condanna prima del processo: il Comune sembra già volerli assolvere.
Non ha pensato il Sindaco che la preoccupazione del Comune e questo eccesso di indulgenza possano costituire un pessimo esempio per la gioventù locale?
Chissà quanti altri ragazzi minorenni avranno avuto bisogno di danaro, per una attività o per far nascere un figlio dopo aver messo incinta la ragazza!
Da cittadina provo un grande disagio e fastidio. Immagino quello che proveranno i genitori della ragazza, che ha riferito di aver avuto questa brutta avventura.
Ci sono poi una serie di rilievi istituzionali e legali da fare. Il Comune assiste gli indigenti, non presta soldi: non mi risulta che ciò sia tra i suoi compiti. Presenterò un’interrogazione sul caso per verificare se esistano “estremi di abuso”.
Ogni considerazione morale è superflua e attiene alla coscienza di ognuno di noi; ma chi ha un ruolo istituzionale non deve dimenticare che, anche da questo punto di vista, ha qualche responsabilità in più.
Laura Allegrini