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Salvatore Carai
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Senza filtro - Torniamo di nuovo sul fatto dei ragazzi accusati di stupro a Montalto di Castro per parlare dello scandaloso contributo deciso dal sindaco Carai e delle avventure che come consiglieri comunali dobbiamo attraversare per prendere visione dei documenti incriminati.
Stamani ci siamo recati presso gli uffici comunali chiedendo di poter visionare la Delibera di Giunta con la quale gli Amministratori hanno deciso di stanziare il contributo. Come pensavamo e come ha ammesso lo stesso Segretario Comunale nonché Direttore Generale, la Delibera non è stata mai realizzata.
Lo stesso segretario, dietro nostra espressa richiesta, ha ammesso di non essere neanche in possesso delle determine di spesa che abbiamo cominciato a cercare presso gli altri uffici.
Dopo parecchie ore trascorse in Comune e dopo che segretario, vice sindaco e responsabile del settore servizi sociali sono spariti perché in ferie o irraggiungibili (il sindaco è fuori e rientra lunedì), siamo stati costretti a rivolgerci ai Carabinieri della locale stazione.
Con i Carabinieri nel primo pomeriggio è arrivato il miracolo, le determine di spesa si sono materializzate nell’ufficio del segretario comunale, che invece in mattinata non sapeva nulla.
Dopo averle visionate ci siamo resi conto che oltre all’assenza della delibera di Giunta, che giustificasse almeno in parte la decisione di erogare questo contributo, non c’è neanche il verbale della Commissione Bisognosi, ma solo il richiamo a un regolamento comunale per la concessione di contributi.
I giornali parlano di revoca della delibera, ma questa addirittura non esiste! Questi fatti attestano ancora di più la totale assenza di trasparenza da parte di questa amministrazione che oggi addirittura è latitante e l’incompetenza di un Sindaco che, se avesse un minimo di amor proprio e coerenza politica, dovrebbe dimettersi immediatamente.
Consolata Piras Marco La Monica Sergio Caci
Da qualche giorno era nell’aria, ma oggi è arrivata la conferma. Risuona allucinante la notizia che l’Amministrazione Comunale avrebbe improntato cinquemila euro a titolo di pagamento delle spese legali per ciascuno dei ragazzi di Montalto accusati di aver violentato qualche mese fa una ragazza.
Ci scusiamo con le famiglie degli interessati se sono tornate alla ribalta delle cronache per l’ennesima leggerezza del sindaco Carai e non ci permettiamo neanche di sfiorare l’argomento del processo, ma ci preme, in qualità di Consiglieri Comunali tutelare gli interessi di tutti i cittadini. Il fatto è gravissimo per molti motivi.
Innanzitutto è palese lo sperpero di denaro pubblico considerato che per chi non può permettersi un avvocato il diritto di difesa viene comunque garantito dall’istituto giuridico del gratuito patrocinio: in alternativa può sempre rivolgersi agli appositi istituti di credito per l’erogazione di un prestito.
Ed il Comune non è un banca. Non parliamo poi del precedente che si è creato: da oggi in poi qualsiasi cittadino di Montalto e Pescia che ha cause civili o penali in corso si sente giustamente autorizzato a richiedere l’intervento del sindaco, che a questo punto non può negarlo.
Non ultima la questione etica e morale collegata al fatto: sostituirsi agli organi giudicanti in un giudizio preconcetto ed a fronte di un crimine (fatta salva naturalmente la presunzione d’innocenza per gli indagati) che è tra i più ignobili ed odiosi quale la violenza (almeno presunta) praticata nei confronti di una donna.
Questo atteggiamento del sindaco non ci piace e riteniamo sia del tutto illegittimo; per questo chiederemo l’intervento della Corte dei Conti e le immediate dimissioni del sindaco.
Anche in questo caso, come abbiamo denunciato nell’ultimo consiglio comunale, c’è stata la totale assenza di trasparenza amministrativa. Per una decisione così importante il Sindaco avrebbe dovuto coinvolgere l’opposizione che lo avrebbe sicuramente salvato da questa figuraccia.
Si tratta dell’ennesima mossa “ populista ” che Carai ama fare senza rendersi conto che così non ha aiutato nessuno, ma ha riportato alla mente di tutti dei fatti sconcertanti. Con questo non neghiamo certo l’aiuto alle famiglie di tutte le parti coinvolte in questo dramma, ma lasciamo decidere ai giudici e non a un Sindaco che per farsi bello davanti a pochi usa il denaro pubblico come se fosse il suo.
Consolata Piras
Marco La Monica
Sergio Caci