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Il sindaco Carai
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Riceviamo e pubblichiamo
- Arrivano finalmente le dichiarazioni ufficiali del sindaco Carai, che abbiamo il piacere di leggere sulle colonne del Messaggero di ieri.
È veramente imbarazzante e umiliante, sia come cittadini che come Consiglieri Comunali di Forza Italia, leggere quanto dichiarato da Carai.
Speravamo di ottenere dei chiarimenti o di leggere qualcosa di più valido a sua “discolpa”, invece non ha fatto altro che arrampicarsi sugli specchi motivando il suo operato come neanche un pivello della politica avrebbe sognato di fare.
Considerando il fatto che è un politico navigato, che ha ricoperto per dieci anni consecutivi la carica di vice sindaco e assessore ai lavori pubblici, troviamo ingiustificabile il suo trincerarsi dietro parole come: “col senno di poi non avrei…” oppure “non pensavo di recare…” o ancora aggrapparsi alla “lettera degli assistenti sociali del tribunale dei minori…” e “non avrei neanche minimamente immaginato di trovarmi al centro di un terremoto mediatico…”.
Al sindaco Carai urliamo che la sofferenza per gli attacchi da parte dei mass-media è tutta nostra e dell’intera comunità di Montalto e Pescia, mentre la colpa è esclusivamente sua e dell’attuale maggioranza.
Una maggioranza muta, visto che ad oggi, nonostante il nostro reiterato appello a rendere pubblica la sua posizione di condanna o di difesa del sindaco, ancora non si esprime.
Sottolineiamo ancora una volta che l’iter procedurale per accedere al contributo non è stato rispettato (Commissione, Delibera di Giunta o di Consiglio e Determina di Spesa).
A questo punto ci sorge spontaneo il dubbio se questa prassi sia stata adottata già altre volte. Come dice il presidente Andreotti “a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si indovina”.
Considerato il precedente, a questo punto ci impegniamo a verificare questo “modus agendi”, visto che il sindaco ha tradito le nostre aspettative circa la trasparenza amministrativa ed il coinvolgimento dell’opposizione che avevamo chiesto sin dal primo Consiglio Comunale e che lui, invece, ha disatteso a soli due mesi dalle elezioni.
Sulla sua dichiarazione conclusiva ci troviamo pienamente d’accordo: “non sentirete più parlare da me di questa dolorosa vicenda perché il paese ha bisogno di riacquistare la serenità che in questi giorni ha perduto”.
Serenità che il sindaco potrà restituire a Montalto solo rassegnando le sue immediate ed irrevocabili dimissioni.
Consolata Piras
Marco La Monica
Sergio Caci