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Dopo essere stata disinnescata, la bomba a Santa Lucia è stata caricata su un mezzo speciale dagli artificieri dell'esercito, per essere portata al poligono di Monteromano, dove sarà fatta brillare.
Le operazioni che hanno portato al disinnesco delle tre spolette, sono procedute senza troppi problemi, in ampio anticipo rispetto alle quattro ore preventivate.
Solo alcuni intoppi con la terza spoletta.
Sul posto, gli uomini del sesto reggimento pionieri, con la supervisione del capitano Vincenzo Tosco ed eseguito dal maresciallo capo Roberto D'Alterio.
Il Comune sta già inviando gli sms a tutti i cittadini, mentre il triplo suono della sirena, ha segnalato la fine delle operazioni.
Fine emergenza e via al rientro dei cittadini nella zona rimasta off limits.
L’ordigno d'origine britannica risale alla seconda guerra mondiale, pesa milleottocento chili, per un diametro di 75 centimetri e una lunghezza pari a due metri circa.
Nell’operazione, che ha reso necessaria l’evacuazione di circa ventimila residenti nel raggio di un chilometro e mezzo dal luogo del ritrovamento, sono state mpegnate più di mille persone, tra forze dell’ordine e volontari.
Nei centri predisposti per accogliere chi non aveva un posto dove andare durante le operazioni di disinnesco, sono state ospitate circa 350 persone, anche se l'organizzazione era pronta ad accogliere quattromila viterbesi.