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Luigi Daga
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Riceviamo e pubblichiamo
- Durante il regime fascista c’era una compagnia di avanspettacolo di modeste qualità.
Spesso il pubblico fischiava e allora il direttore faceva entrare sul palcoscenico una signora avvolta in una bandiera tricolore simboleggiante l’Italia.
A quel punto il pubblico era costretto ad applaudire altrimenti avrebbe arrecato un danno irreparabile all’intero paese e avrebbe compiuto il reato di vilipendio alla Nazione e oltraggio alla bandiera.
Così fa Aloisio: quando viene criticato sostiene che si fa un danno d’immagine a tutta la Tuscia.
Infine le sue “pezze” sono peggio dei “buchi”.
Infatti sostiene che i dirigenti sono solo 772 mentre invece io avevo detto che erano 812 ( sommavo ai dirigenti i 112 consulenti esterni).
Ho così scoperto che mi ero tenuto basso perché, stando a quello che dice Aloisio, sarebbero in totale 884 anziché 812. Chiedo scusa per aver sbagliato per difetto.
Luigi Daga