- A conti fatti al Pd è andata bene.
I conti sono fatti e il segretario provinciale del partito è soddisfatto. Anche se non del tutto. “Sono contento – spiega – per la tenuta sostanziale del partito.
Per le amministrative, perdiamo quattro comuni e ne acquisiamo cinque. Dal punto di vista degli abitanti, aumentano di settemila. E' un dato importante quando si deve prendere parte ad assemblee come per Talete o l'Ato”.
Tuttavia: “Il personalismo di molti amministratori locali – continua Allegrini - che hanno anteposto il loro interesse a quello generale, ha comportato eventi gravissimi come la sconfitta di Montefiascone. Difficile da mandare giù.
Oppure come a Bassano Teverina, dove nonostante la mia indicazione non è stato ricandidato Piccialuti”.
Il Pd riconquista però Civita Castellana. Dopo dieci anni.
“Un successo strepitoso – sostiene Allegrini – me lo aspettavo. Non sono stati fatti errori. Sono stati bravi i democratici locali, a cominciare dal neo eletto sindaco. A loro va ascritto il successo e l'avere portato avanti una campagna seria”.
Al Pdl, invece, il merito d'essersi diviso, favorendo in qualche modo gli avversari.
“Civita – continua Allegrini - è il Comune più grande. Ma ricordo San Lorenzo Nuovo. Un risultato ancora più importante dopo le aspre polemiche aspre sul piano regolatore e la posizione di capofila contro Talete. La cordata del lago non c'è più. Gradoli Capodimonte e Ischia passano al centro sinistra”.
Chi invece è soddisfatto senza mezze misure, è il presidente del Pdl Giulio Marini. “Alle Europee a Viterbo siamo al 45.6 e nel capoluogo superiamo il 51% e per le amministrative facciamo grandi passi in avanti”.
Eccetto Civita Castellana. “Il problema – spiega Marini - più che altro è dovuto all'uscita dell'amministrazione, l'ultimo periodo. Ci si prepara mesi prima alla campagna elettorale. Far sapere alla gente cosa è stato fatto di buono e non in fretta e furia”.
Il Pdl vince a Tuscania. “Siamo maggioranza – osserva – ha vinto Natali e sono felice, perché è il candidato del territorio che abbiamo appoggiato. A Montefiascone, invece, ha vinto un metodo. Il territorio e le sue scelte”.
San Lorenzo Nuovo passa di mano. Ed è il Comune del vice presidente provinciale e sindaco uscente.
“C'è stata una frattura nella maggioranza, una parte è confluita nel Pd.
E' come se avessimo giocato Brasile contro tutti. Non mi pare si possa ascrivere al centro sinistra. A conti fatti, comunque sono soddisfatto.
Siamo entrati da poco come partito, non c'era un modello preciso da seguire sul territorio. Il saldo è estremamente positivo”.