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Un momento del trasporto |
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- Gentile redazione di Tusciaweb e soprattutto cari "viterbesi", quelli veri, sensibili, non legati solo alle apparenze, quelli che "vogliono vedere" oltre il proprio naso e hanno un cuore grande.
Il 4 settembre 2008 ho inviato(ed e' stato pubblicato. Grazie) a Tusciaweb una mail dal titolo "Dignita'... pedane per disabili a S. Rosa", dove raccontavo le disavventure mie e di Francesco un dolcissimo bambino diversamente abile.
Accenno brevemente: gincana tra le auto, arrivo a piazza del Comune e collocazione su una pedana alta ben 20 cm,senza vie di fuga, senza barriere divisorie con il pubblico che incurante di tutto all'arrivo della Macchina per" vedere meglio" e' salito su quella misera pedana e quelli sulla carrozzina oltre alla punta della Macchina hanno visto tanti fondo schiena.
Infine i bagni collocati dinanzi alla chiesa di S.M.della Salute comodamente raggiungibili superando 50 gradini.
Oggi 4 settembre 2009... "c'e' qualcosa di nuovo nell'aria ,anzi d'antico"... se poco bastava di peggio.
Arrivo con Francesco a piazza del Comune alle 18,30 prima tappa
nel box riservato ai disabili (fronte strada) gia' pieno e... attorniato su tre lati dalla folla e avanti dalla strada che avrebbe percorso la Macchina.
Anche quest'anno nessun corridoio transennato per arrivare ai famosi bagni (sempre collocati come nel 2008), ne' una via di fuga per qualsiasi evenienza ma...sicuramente tutti avevano o il pannolone o il catetere.
Mi dirigo verso la famosa "pedana" riservata ai disabili e facendo alzare almeno 100 persone arrivo all'entrata sotto i portici del Comune, presento il mio biglietto e passando sotto le tribune arrivo alla "famosa"pedana.
Descrizione: Alta 20 cm, già piena, senza barriere di divisione con la piazza gia' gremita di persone e...
Udite udite: scivolo dalla parte opposta all'entrata della pedana.
I volontari che non sapevano come fare, anche perché dietro me e Francesco erano in attesa di entrare in pedana almeno altre 10 persone.
Ho arretrato e mi sono messa di fronte all'entrata d'onore del Comune e li' un "gentile signore" mi ha detto "qui non puo' stare perche' arrivano le autorita'".
Beh pur non essendo nel mio stile ho cominciato ad alzare la voce,a fatica ricacciavo indietro le lacrime, Francesco si era innervosito e gridavo un dolore grande che avevo dentro,gridavo con la voce di Fracesco con la voce silenziosa e rassegnata degli altri.
Ho gridato ad un fotografo che riprendeva il buffet (ho scoperto oggi che gli e' stato riservato un articolo... al buffet... ben 43 righe).
Poi stranamente in quell'angolo"il silenzio".
C'ero io Francesco un vigile in alta uniforme e tanta gente che mi guardava "imbarazzata" perche' sapeva che quello che gridavo erano diritti sacrosanti.
Una signora si e' avvicinata e mi ha abbracciato in silenzio ed uno della sicurezza mi ha detto venga portandomi sulla piattaforma delle tribune.
Avevo vinto Francesco sarebbe stato bene,ma che sapore amaro per tutti gli altri che erano li' dove la parola dignita' non aveva piu' significato.
Infine voglio aprire il cuore ad un amico assessore, Fabrizio Purchiaroni che fino a poche ore prima del trasporto mi aveva assicurato la pedana alta un metro e separata dalla piazza.
Credetemi conosco Fabrizio da tantissimi anni, lo stimo, come uomo e come politico, ha gli occhi e il cuore buono e' pulito e idealista come pochi pero' ora... Devi "gridare anche tu" e lo devi a te stesso piu' che a noi cittadini che ti abbiamo eletto perche' qualcuno ha disatteso le tue direttive e qualcuno deve risponderne a te e a noi.
Siete stati grandi quando avete ripulito viale Capocci, ma ora avete il dovere di farvi fotografare chiedendo scusa a tutte quelle persone diversamente abili ma veramente speciali la cui dignita'e' stata calpestata... e ricorda (non e' una minaccia )il 3 settembre 2010 saro' ancora li' con Francesco (se Dio vorra') e questa volta non mi fermero' allo sfogo su un giornale, la mia voce sara' piu' alta se nulla sara' cambiato. Perche', cari Facchini, e mi rivolgo anche a voi che sulle spalle portate 5 quintali, pensate di riuscire a costruire una pedana alta 1 metro, transennata e allestire un bagno disabili vicino (i Vip vedendoli diranno bravi meglio la sostanza che l'apparenza). Lancio la sfida,la saprete cogliere?
Spero di sì, soprattutto per non gettare al vento la frase
"Siamo tutti un sentimento? Siii!”.
Alessandra Croci
Rigiriamo la sua lettera al sindaco e all'assessore Purchiaroni, che credo non possano non iniziare da oggi a lavorare per non fare una pessima figura il prossimo anno. La rigiriamo anche al presidente del Sodalizio dei facchini, Massimo Mecarini, affinché metta riparo, se necessario, alle carenze gravissime da lei riscontrate. In caso di mancato intervento dell'amministrazione.
Vogliamo solo assicurarle che avrà in questo giornale un sostegno assoluto su queste tematiche e non solo per quel che riguarda il giorno del 3 settembre, ovviamente.
E questo perché i diritti di tutti i cittadini e in particolare dei diversamente abili fanno parte del nostro Dna culturale.
Le chiediamo, se possibile, di darci una mano e di essere la nostra "sentinella" su questo fronte che ci appare fondamentale in uno stato di diritto, che voglia essere tale.
In un giornale le cose da seguire sono infinite e, a volte, si perdono di vista quelle veramente importanti. E per la ringraziamo del suo intervento.
Carlo Galeotti
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