- Ammontano a circa 5 milioni di euro le risorse previste per la Tuscia dal V Accordo integrativo dell’Accordo di programma quadro “Aree sensibili: parchi e riserve” (A.P.Q 7) approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore Zaratti.
“Un volume di finanziamenti davvero cospicuo ha commentato il capogruppo dell’Ulivo in Regione, Giuseppe Parroncini - che permetterà di realizzare 10 grandi interventi nella nostra Provincia, con particolare riguardo a tre obiettivi principali: conservazione della biodiversità ed attuazione della Rete Ecologica Regionale; tutela e valorizzazione del patrimonio esistente; miglioramento della fruizione delle aree naturali protette.”
Nel dettaglio sono previsti: 500 mila euro per il progetto “rete ecologica Regionale” Bacino del Lago di Bolsena e del Fiume Marta; 300 mila euro per il progetto “Rete di laboratori per la biodiversità” a Bomarzo; 2 milioni di euro per un progetto-pilota di azienda agraria modello nell’area rurale e naturale della sponda ovest del Lago di Vico, Comuni di Caprarola e Ronciglione; 230 mila euro per Completamento del vivaio e del laboratorio didattico nella Selva del Lamone a Farnese; oltre 1 milione e 600 mila euro per tre interventi ad Acquapendente: la ristrutturazione del fabbricato dell’ex cava dei Bianchi, l’allestimento nel museo locale della sezione sulla via Francigena, la valorizzazione della filiera della patata e per la ristrutturazione del Casale Sambucheto; 250 mila euro per il recupero ex acquedotto da adibire a centro viste della Riserva Naturale a Tuscania; 150 mila euro per l’adeguamento della sede dell’ente gestione Parco Naturale di Marturanum; inoltre, in chiave di interesse interprovinciale, 730 mila euro per realizzazione di interventi di tutela della biodiversità e dell’ecomuseo “Valle del Mignone”.
“Un vastissimo progetto di valorizzazione e riqualificazione del patrimonio naturalistico e culturale - ha sottolineato Parroncini - capace di dispiegare un fortissimo impatto sulla crescita e sul miglioramento della rete economica locale.
Uno strumento importantissimo per mettere a frutto la miniera di ricchezze della Tuscia, per trasformare le nostre impareggiabili vocazione in un potente motore di opportunità. Opportunità che riguardano la qualità della vita, la salvaguardia e il rispetto ambientale, la crescita culturale e l’espansione turistica ed economica”.