- "La pratica abortiva deve essere il meno drammatica possibile. Abbiamo il massimo rispetto per le donne che affrontano le notevoli conseguenze psicologiche derivate da una scelta così coinvolgente e spesso dolorosa come il ricorso all'interruzione volontaria di gravidanza.
Il punto fondamentale è garantire che siano vagliate tutte le opportunità che la scienza contempla e propone affinché l'aborto sia reso meno drammatico." lo ha dichiarato Giuseppe Celli, capogruppo SDI alla Pisana e membro della commissione sanità.
"Non ha senso parlare di essere o no a favore dell'aborto. Il fatto che ci si continui a trincerare sullo schema, ormai superato, 'abortisti-antiabortisti', dà la dimensione di una semplificazione che viene spesso operata dalla politica" ha spiegato.
"La nostra posizione è molto chiara in merito: è necessario cercare di rendere meno traumatica la pratica dell'interruzione volontaria di gravidanza, affinché le donne paghino il meno possibile almeno in termini di sofferenza fisica. E se la Ru486 è una risposta medica alternativa all'intervento operatorio classico, allora questa via non deve essere ostacolata, ma anzi intrapresa con maggiore convinzione" ha concluso.