- Così come mi ero impegnato nell’assemblea della settimana scorsa ad Allumiere, organizzata dal consigliere dell’università agraria, Franco Granella, e dal consigliere comunale socialista Vincenzo Sgamma, con le associazioni venatorie, ho presentato, in merito alla questione della Zps la seguente mozione sostenuta anche da altri colleghi che sarà discussa nel consiglio regionale della settimana prossima:
Premesso che:
le ZPS (Zone di Protezione Speciali) risultano definite dalla Direttiva 79/409/CEE (Direttiva “Uccelli”) per la conservazione di aree destinate alla tutela degli habitat delle specie di Avifauna minacciate e che insieme ai SIC (Siti di Interesse Comunitario) costituiscono la rete Natura 2000 istituita dall’articolo 3 della Direttiva 92/43 CEE del 21.05.1992 per “La conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche”; con DPR 8.9.97 n. 357, come notificato dal DPR 12.3.03 n. 120 è stata data attuazione alla citata Direttiva e che in virtù degli articoli 4 e 5 del medesimo DPR le Regioni devono adottare per le ZPS le necessarie “misure di conservazione, che implicano, all’occorrenza, appropriati piani di gestione specifici o integrati ad altri piani di sviluppo…, e che tutti i piani territoriali, urbanistici e di settore, ivi compresi i piani agricoli e faunistico venatori… devono comunque essere sottoposti alla valutazione d’incidenza disciplinata dall’articolo 5;
con deliberazione del 2.12.96 il Comitato per la Aree Naturali Protette ha incluso le ZPS ed i SIC nella classificazione delle aree protette e che in ragione di tale deliberazione queste aree sono state assoggettate alla Legge 394/91 ed in particolare alle misure di salvaguardia di cui all’articolo 6 ed al sistema sanzionatorio di cui all’articolo 30, in un regime di disciplina ben più restrittivo rispetto a quello previsto dalle normative europee richiamate e da quelle nazionali di attuazione;
il Ministero per l’Ambiente con Decreto del 25.3.05 ha annullato la deliberazione 21296 del Comitato per Aree Naturali Protette;
che il TAR Lazio con Ordinanza n. 6856 del 24.11.05 ha disposto la sospensione del Decreto del 25.3.05, restituendo efficacia alla Deliberazione del Comitato per le Aree Naturali Protette;
il Ministero dell’Ambiente con Decreto del 3.4.2000 concernente “Elenco dei Siti di importanza comunitaria e delle Zone di Protezione Speciale”, ha stabilito per la Regione Lazio la designazione di 183 proposti SIC e 42 ZPS;
con successiva nota n. DPN/VD/2006/632, il Ministero dell’Ambiente ha fatto ravvisare un’insufficiente classificazione di nuove ZPS da parte della Regione Lazio, con particolare riferimento alla procedura d’infrazione (1993/2165) avviata dalla Commissione Europea per la carente designazione di tali aree in Italia;
il permanere dello stato di inadempienza avrebbe provocato una sanzione verso lo Stato italiano di 300.000 euro al giorno (a valere sui finanziamenti europee) e che quota di tale onere sarebbe riceduto sulla Regione Lazio in ragione del principio di sussidiarietà;
la Regione Lazio con DGR n. 651 del 19.7.05 ha provveduto alla individuazione di nuove ZPS, ottemperando agli obblighi di chi sopra.
CONSIDERATO CHE
é grave che non si sia avviato quel processo di confronto e concertazione con gli Enti Locali interessati per la individuazione delle nuove zone di protezione speciale, anche se probabilmente questo è stato frutto dei motivi di urgenza sopra esposti;
la perimetrazione delle nuove ZPS così come definita dalla DGR n. 651 ha prodotto notevoli e rilevanti problemi di carattere urbanistico, faunistico venatorio ed agricolo,
sottoponendo al regime di disciplina delle ZPS aree a forte presenza antropica (vedi centri abitati in alcuni casi) e comunque con caratteristiche difficilmente riconducibili agli obiettivi di salvaguardia della fauna e dell’habitat così come previsto dalle normative europee e nazionali.
VISTA
la massiccia mobilitazione degli Enti Locali interessati alla sospensione del DGR n.651 per attivare un processo di concertazione con la Regione che porti alla rimodulazione e alla revisione dei perimetri delle nuove ZPS individuate.
PRESO ATTO CHE
la Giunta regionale del Lazio il 3.8.2006 ha approvato due delibere nella materia in discussione;
il Governo ha emanato un Decreto Legge, 16.8.06 n. 251, che pur risolvendo solo in parte le problematiche di cui sopra, non equipara però le zone ZPS alle aree protette.
TUTTO CIO’ PREMESSO
il Consiglio Regionale del Lazio chiede al Presidente e alla Giunta Regionale di recepire, con apposita delibera di giunta, il suddetto Decreto Legge del Governo e di revisionare, con il supporto degli Enti Locali interessati, l’attuale perimetrazione delle ZPS, nel senso di una maggiore conformità e congruità con i profili ambientali, urbanistici ed agricoli dei territori interessati.
Donato Robilotta (SR-Rnp)