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Marcello Meroi
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- Dovendo indicare due o tre priorità che caratterizzino l’attività amministrativa del 2009 intanto individuerei quella che credo interessi maggiormente i viterbesi e l’intero territorio: l’aeroporto.
Proprio oggi si terrà presso l’Enac una ulteriore riunione per le necessarie verifiche sull’orientamento definitivo della pista e sullo stato dell’arte in ordine ai compiti affidati al Comune dalla cabina di regia e cioè la predisposizione di norme di salvaguardia, piano di rischio e variante sul sedìme aeroportuale con particolare attenzione all’aspetto relativo alla mobilità da e per il futuro terminal.
Il ministro Matteoli proprio da Viterbo ha rassicurato le istituzioni locali sulla volontà concreta del governo ed in particolare del ministero delle Infrastrutture, per la realizzazione di questa opera, ma è stato altrettanto chiaro sulla necessità di registrare analoghe reali volontà dagli altri enti interessati, specialmente in tema di ultimazione delle altre necessarie infrastrutture concernenti la mobilità complessiva.
Se sul versante della Orte - Viterbo - Civitavecchia pare siano in dirittura d’arrivo i non più differibili finanziamenti per il suo completamento, qualche preoccupazione in più sembra esserci sul tavolo con Ferrovie dello Stato.
Alcuni giorni addietro Parroncini ribadiva che la Regione Lazio starebbe facendo la propria parte a fronte della realizzazione della linea ferroviaria Roma - Civitavecchia - Sant’Oreste - ...Outlet....., chiedendo che il Governo si esprima per il potenziamento radicale della tratta Viterbo - Roma, lato Bracciano.
Un modo di pensare un po’ strano, visto che proprio l’assessore regionale Dalia aveva espresso con la massima decisione ed in sede di riunione ufficiale della “cabina”, la chiarissima e non rinunciabile volontà della Pisana di investire sul collegamento ferroviario verso Sant’Oreste - ...Outlet ...(mi scusino i lettori , ma questo riferimento mi sfugge dai tasti ogni volta).
Molto opportunamente l’amministrazione comunale di Viterbo, e per la verità anche il presidente della Provincia Mazzoli, hanno ribadito che l’aeroporto può nascere solo se servito da una efficiente linea ferroviaria che dall’interno dello scalo permetta la partenza e l’arrivo da e per la Capitale.
Sarà quindi questo uno dei principali argomenti, certamente il secondo in ordine di importanza, per risolvere una criticità che oggi appare notevole e che va obiettivamente superata con grande senso di responsabilità di tutte le parti in causa.
Il terzo nodo che sarà necessario affrontare proprio nel quadro di un complessivo salto di qualità in materia di sviluppo della città, è quello collegato alla predisposizione del nuovo strumento urbanistico generale.
Il comune di Viterbo si appresta nei prossimi giorni a dare corso ad uno studio complessivo della mobilità, per valutare, intorno alla ridefinizione di una viabilità strutturale di ampio respiro e che comprenda appunto la direttrice ferroviaria, quella della superstrada, quella del completamento del semianello e quella inerente le tratte interne di collegamento della periferia cittadina, un nuovo assetto urbanistico che veda al suo interno il realizzando aeroporto.
Un lavoro certamente difficile e che dovrà essere realizzato in tempi compatibili con la progettazione dello scalo sostitutivo di Ciampino e con le altre necessarie infrastrutture e pertinenze aeroportuali.
Se posso, introdurrei un quarto punto fondamentale che accomuna in realtà i tre precedenti e che potrebbe essere la chiave vincente per portare a casa un gran risultato.
Mi riferisco alla opportunità di trovare un comune sentire per “fare squadra” e “far pesare” un potere politico - contrattuale di elevato spessore.
Evitando rimpalli di responsabilità, polemiche sterili e soprattutto, eventuali distinguo di varia natura man mano che si avvicineranno le prossime importanti scadenze elettorali.
Indipendentemente da chi vincerà, se Viterbo fallirà questa sfida, la avremmo persa tutti.
Marcello Meroi
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